Sorveglianza sanitaria e assenze prolungate

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Nel panorama della sicurezza sul lavoro, un recente interpello ha gettato luce su un tema di rilevante importanza per datori di lavoro e lavoratori: la sorveglianza sanitaria a seguito di assenze prolungate per motivi di salute. L’Università degli Studi di Milano ha sollevato una questione presso la Commissione per gli interpelli in materia di salute e sicurezza sul lavoro, chiedendo un chiarimento sulle disposizioni relative alle visite mediche post-assenza.

La sorveglianza sanitaria, come definita dall’articolo 2 del decreto legislativo n. 81/2008, mira a tutelare lo stato di salute e sicurezza dei lavoratori in relazione all’ambiente di lavoro e ai rischi professionali. L’articolo 18 dello stesso decreto pone sul datore di lavoro l’obbligo di nominare un medico competente per la sorveglianza sanitaria, in base ai rischi valutati.

La questione centrale riguardava l’obbligo di sottoporre a visita medica i lavoratori al rientro da un’assenza per motivi di salute superiore ai 60 giorni, anche in assenza di esposizione a rischi specifici. La risposta della Commissione, facendo riferimento anche a precedenti sentenze della Corte di Cassazione, chiarisce che la visita medica di controllo è prevista per verificare l’idoneità alla mansione specifica precedentemente svolta dal lavoratore, in linea con l’articolo 41 del decreto legislativo n. 81/2008.

In sintesi, solo i lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria per i rischi lavorativi correlati alle loro mansioni devono essere sottoposti a tale visita al rientro da assenze prolungate. Questa interpretazione mira a garantire che il rientro al lavoro avvenga in sicurezza, tutelando la salute del lavoratore senza imporre obblighi superflui alle aziende.

Questa decisione sottolinea l’importanza di una valutazione attenta e personalizzata delle condizioni di salute dei lavoratori, in equilibrio tra la tutela della salute e la flessibilità operativa delle aziende. Un approccio che, nel rispetto delle normative, privilegia la prevenzione e la sicurezza sul lavoro.

Per i datori di lavoro e i professionisti del settore, è fondamentale aggiornarsi su queste disposizioni per gestire al meglio le politiche di salute e sicurezza aziendale, garantendo un ambiente di lavoro sicuro e conforme alle normative vigenti.

In conclusione, l’interpello n. 1/2024 chiarisce un punto nevralgico della gestione della sicurezza sul lavoro, offrendo una guida importante per le pratiche di sorveglianza sanitaria post-assenza. Un passo in più verso una maggiore chiarezza e coerenza nell’applicazione delle norme a tutela dei lavoratori.

Fonte www.lavoro.gov.it.